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Nuovi marcatori cellulari del danno alla mucosa intestinale nella celiachia

studio in corso

Carmen Gianfrani, Istituto di Biochimica e Biologia Cellulare - Consiglio Nazionale delle Ricerche, Napoli

Progetto Biennale

Celiachia
Area: Immunologia

Descrizione dello studio

Un ampio spettro di forme cliniche caratterizza la celiachia, una comune patologia mediata da un’alterata reazione immunitaria alle proteine del glutine. La celiachia acuta e quella potenziale sono tra le condizioni cliniche più diffuse, in particolare nell’età pediatrica. Entrambe le condizioni si manifestano con positività sierologica agli autoanticorpi anti-transglutaminasi, ma mentre nei soggetti affetti da celiachia acuta è presente un danno alla mucosa intestinale con atrofia dei villi, nei celiaci potenziali la lesione mucosale è assente, nonostante vi sia in atto un processo infiammatorio a livello intestinale. È stato ipotizzato che nella mucosa intestinale dei potenziali vi sia un equilibrio tra i meccanismi infiammatori e quelli regolatori che contrasto l’infiammazione indotta dal glutine. Pertanto, la rottura di tale equilibrio potrebbe essere responsabile dell’evoluzione del danno intestinale e del passaggio dalla fase potenziale a quella acuta, che si verifica nel 30% dei casi se lasciati a dieta libera.

 

L’impatto dello studio

È di grande interesse scientifico l’individuazione di biomarcatori in grado di caratterizzare con accuratezza le due forme di celiachia e di predire l’insorgenza della lesione intestinale. Questo progetto si propone di analizzare nelle diverse forme di celiachia le varie popolazioni cellulari coinvolte nella complessa cascata infiammatoria indotta dal glutine, con particolare attenzione ai linfociti T gamma-delta, con funzione ancora da chiarire, e ai linfociti T che producono l’interleuchina 4, quest’ultimi con attività regolatoria. Lo studio verrà eseguito sia su campioni di tessuto intestinale che di sangue periferico, ed utilizzerà tecniche di immunoistochimica, dosaggi immunoenzimatici e citofluorimetria a flusso multiparametrica.

 

Benefici per il paziente

L’identificazione di biomarcatori con alto valore predittivo del danno intestinale potrebbe fornire un ulteriore strumento per la diagnosi della celiachia potenziale a supporto dell’analisi istopatologica. Inoltre, l’indagine di tali biomarcatori sarebbe di grande aiuto anche per la gestione clinica dei pazienti potenziali, in quanto l’identificazione dei soggetti con alto rischio di transizione verso la forma acuta consentirebbe di effettuare una precoce somministrazione della dieta senza glutine.

 

 

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