Nell’ambito del piano d’azione dell’Unione Europea per l’economia circolare, gli obiettivi in materia di salvaguardia dell’ambiente hanno condotto la filiera alimentare verso un crescente utilizzo di prodotti biodegradabili, compostabili o di minore impatto ambientale negli imballaggi. Dei cosiddetti MOCA fanno parte confezioni di alimenti e bevande e stoviglieria monouso, per i quali negli ultimi anni, a seguito di provvedimenti che bandiscono l’uso della plastica, è cresciuto l’utilizzo di componenti di origine vegetale.
AIC e alcune associazioni pazienti europee hanno condotto una rilevazione, reperendo sul mercato e testando stoviglie monouso di derivazione da cereali contenenti glutine. I dati raccolti indicano il trasferimento di glutine in quantitativi significativi agli alimenti o bevande in essi contenuti. I risultati di queste indagini sono stati presentati dagli europarlamentari italiani Campomenosi e Gazzini alla Commissione Europea.
Deve essere precisato che la stoviglieria con contenuto di allergeni reperita sul mercato era sempre chiaramente ben etichettata, riportando in evidenza l’origine vegetale (di solito crusca di frumento o d’orzo). Inoltre, si è trattato di pochissimi casi in tutto il continente. In particolare, in Italia abbiamo reperito solo cannucce di paglia di frumento e una marca di piatti monouso di derivazione dal frumento, acquistabile solo online, con l’indicazione esplicita dell’origine botanica per cui il consumatore-paziente celiaco che segue le indicazioni delle Associazioni Celiachia membri AOECS è avvertito di non farne utilizzo.
La Commissione ci informa dei lavori preparatori in corso per la revisione delle norme dell’UE in materia di MOCA e che, nell’ambito di tale revisione, la Commissione punterà a migliorare gli obblighi di informazione ai consumatori, compresa l’etichettatura dei MOCA, nonché a stabilire norme più specifiche sulla migrazione delle sostanze nei prodotti alimentari. A supporto del lavoro del legislatore europeo, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), che ha sede in Italia, sta elaborando una relazione tecnica sulla valutazione della sicurezza delle miscele di origine naturale impiegate nella fabbricazione dei MOCA, che affronterà, in particolare, la questione dell’allergenicità.
Come noto, infatti, i cereali contenenti glutine sono indicati nell’elenco allergeni del Regolamento 1169 del 2011 e, come tali, sono quindi interessati dalle valutazioni tecniche in corso da parte dell’EFSA. Questi elementi ci rassicurano rispetto alla attenzione che il Legislatore Europeo sta ponendo alla tutela del consumatore paziente celiaco. Solo una piena consapevolezza dei rischi potenziali per i pazienti vulnerabili può garantire interventi mirati a protezione dei celiaci europei.
La nostra Federazione Europea, insieme ai suoi membri, monitora attivamente il mercato e invitiamo chiunque reperisse prodotti di questo tipo a fare una segnalazione a segreteria@celiachia.it, in modo da poterne dare opportuna comunicazione alle Autorità Competenti. Pur dichiarando l’origine botanica, infatti, tali prodotti non devono comunque rilasciare sostanze, come il glutine, che sono pericolose per alcuni gruppi vulnerabili di consumatori, come chiarito della risposta della Commissione, ai sensi del Regolamento CE 1935 del 2004. In questi casi, quindi, le Autorità preposte ai controlli hanno l’obbligo di operare specifiche verifiche in tal senso, finalizzate a garantire, fin d’ora, la sicurezza per i consumatori-pazienti celiaci.
Qui, il testo della interrogazione degli Europarlamentari italiani Campomenosi e Gazzini e, qui, il testo completo della risposta della Commissione Europea alla interrogazione parlamentare.