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Il lavoro delle associazioni pazienti celiaci all’interno del Codex Alimentarius

Torniamo ad aggiornarvi sul lavoro delle Associazioni Pazienti Celiaci a livello internazionale (AIC è attiva in una coalizione che ormai raccoglie anche Associazioni dagli USA ed altri continenti, oltre l’Europa) all’interno del Codex Alimentarius, di cui vi abbiamo già informato in questo approfondimento.

L’Associazione delle società europee di celiachia AOECS, di cui AIC fa parte, sollecita  il Comitato del Codex affinché le nuove linee guida sull’etichettatura precauzionale degli allergeni (PAL), attualmente in esame per informare i pazienti della possibile presenza accidentale negli alimenti di allergeni ed altre sostanze nocive per persone con intolleranze, tengano nella giusta considerazione anche le necessità dei celiaci, oltre che quelle dei pazienti allergici.

L’obiettivo è garantire un utilizzo davvero utile della dicitura “può contenere ….” per una completa informazione in etichetta, senza limitare la possibilità di scelta di un alimento quando non vi sia un reale rischio.

Vale la pena di ricordare che al Codex Alimentarius non è in discussione la normativa europea introdotta nel 2003 e SEMPRE VALIDA (direttiva 1169/2011 ad oggi vigente che richiama l’antecedente Direttiva 2003/89/CE e successive modifiche) che impone di indicare in etichetta gli allergeni contenuti negli ingredienti, ma le forme di etichettatura precauzionale (cosiddetto “PAL”, la dicitura “Può contenere…”) che dovrebbero informare consumatori particolarmente vulnerabili, come i pazienti celiaci e quelli allergici, della possibile presenza non intenzionale dell’allergene nel prodotto ma che ad oggi non sono regolamentate.

Come AIC seguiamo da tempo da vicino la questione, essendo membri attivi della Task Force Aoecs sul Codex Alimentarius, con cui abbiamo prodotto il documento appena diffuso per sensibilizzare i policy makers sulle nostre istanze. Sebbene non pensato per un pubblico generalista, nel documento potrete trovare anche una tabella che chiarisce in maniera molto efficace a livello visivo i rischi dell’attuale proposta in discussione, peraltro basata su sistemi già in uso da parte di diversi Paesi e aziende, come abbiamo più volte spiegato.

Le Associazioni Pazienti, che lavorano in sinergia (siamo in stretto contatto sul tema anche con EFA la Federazione Europea delle persone allergiche) ascoltate nei massimi organismi internazionali, consentono che i diritti e le tutele di celiaci e allergici vengano valutate con la giusta attenzione.

Seguiteci per i prossimi aggiornamenti. I tempi del Codex Alimentarius sono lunghi, e le nostre azioni non si fermano a questo livello, continuando a chiedere interventi anche a livello nazionale ed europeo, che possano, nell’attesa di una soluzione omogenea internazionale, intanto mettere maggior ordine nell’attuale situazione di carenza normativa, disinformazione e confusione di operatori e consumatori.

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