In relazione al fatto avvenuto il 6 dicembre scorso a Roma che ha coinvolto una bambina di 9 anni, deceduta dopo aver mangiato un piatto di gnocchi, l’Associazione Italiana Celiachia, che dal 1979 si occupa di migliorare la qualità della vita delle persone celiache, fa chiarezza sulla celiachia e la dieta senza glutine e commenta quanto segue.
“In questi giorni sono state diffuse alcune informazioni non corrette su celiachia e dieta senza glutine che hanno contribuito a creare confusione e allarme, specialmente nelle persone celiache e in chi ha figli o parenti con questa malattia. Come Associazione Italiana Celiachia riteniamo importante chiarire alcuni punti perché una corretta informazione è l’unica strada per abbattere gli stereotipi che ancora sono legati alla celiachia e soprattutto evitare di generare panico e paura tra le famiglie” commenta Rossella Valmarana, Presidente di AIC – Associazione Italiana Celiachia.
“La malattia celiaca o celiachia è una infiammazione cronica dell’intestino tenue, scatenata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti e si stima che solo il 3% delle persone predisposte sviluppi effettivamente la malattia; è caratterizzata da un quadro clinico molto variabile che va dalla diarrea profusa con marcato dimagrimento, a sintomi extra-intestinali, alla associazione con altre malattie autoimmuni. Il meccanismo patogenetico della celiachia è diverso da quello delle allergie alimentari, per cui l’ingestione di glutine nelle persone celiache non provoca lo shock anafilattico” aggiunge il dottor Marco Silano, Direttore del Dipartimento Malattie Cardiovascolari, endocrino-metaboliche e invecchiamento dell’Istituto Superiore di Sanità e Coordinatore del Board Scientifico di AIC.
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