L’attenzione alla contaminazione da glutine deve essere costante ed accurata, poiché le possibili fonti di “inquinamento” sono tante e spesso difficili da individuare. Anche minime quantità di glutine introdotte accidentalmente possono essere, a lungo termine, lesive per il celiaco.
Tuttavia, queste note di cautela non devono essere interpretate in chiave “terroristica”. Una pentola pulita, lavata a mano o in lavastoviglie, non contiene residui apprezzabili né di glutine né di altri alimenti cucinati in precedenza. Qualora si rilevassero incrostazioni di residui alimentari sulle pareti o sul fondo della pentola, è ovviamente indicata una energica pulizia dell’utensile domestico (magari con lana d’acciaio), non solo per il rischio di contaminazione da glutine ma soprattutto per motivi igienici.
Commento analogo vale per tutte le stoviglie, le posate e per tutti gli utensili che vengono a contatto con gli alimenti di qualsiasi materiale siano costituiti, compreso il legno.
Stesso discorso vale anche per le spugne, per le quali sarà sufficiente un accurato risciacquo in acqua corrente per allontanare gli eventuali residui alimentari. Per utensili forati per i quali la pulizia, proprio a causa della presenza di fori, può risultare più difficoltosa, è consigliabile una maggiore attenzione, ma anche in questo caso, un accurato e attento lavaggio a mano o in lavastoviglie permette una buona pulizia. Quindi anche questo genere di utensili, di qualsiasi materiale siano costituiti, se lavati con cura, non contengono residui apprezzabili né di glutine né di altri alimenti toccati in precedenza. Evitiamo pertanto l’inutile (ed anche costosa!) precauzione di utilizzare pentole, utensili da cucina e spugne diversi per il celiaco.