Celiachia: l’unica cura è la dieta senza glutine per tutta la vita. Ma le persone celiache la seguono sempre con rigore? È una terapia utile anche per altri pazienti? E quando non funziona?
Roma, 24 Novembre 2021 – Si è svolto oggi il 9° Convegno Nazionale promosso dall’Associazione Italiana Celiachia e dalla Fondazione Celiachia con il Patrocinio del Ministero della Salute. Un evento che ogni anno riunisce la comunità scientifica impegnata nella diagnosi e cura della celiachia e che ha trovato modo di rispondere all’attuale emergenza sanitaria con una diretta da Roma e la totale fruizione dei partecipanti in modalità digitale. Al centro dell’attenzione la dieta senza glutine, vera e propria terapia salvavita per le 225.418 persone che in Italia hanno ricevuto la diagnosi di celiachia, risorsa fondamentale per la salute anche di chi è affetto da diverse specifiche condizioni, moda priva di basi scientifiche, mito e chimera per molte persone sane convinte di ottenere benefici dall’esclusione del glutine.
“Siamo arrivati a oltre 380 partecipanti, tra medici e dietisti, con una rappresentanza di studenti e specializzandi, un dato importante che ritrae una comunità scientifica quanto mai dinamica e in costante evoluzione, in grado di attirare giovani che stanno costruendo la loro carriera” afferma il Presidente AIC Giuseppe Di Fabio. “AIC promuove il suo IX Convegno dedicato alla formazione e aggiornamento della rete medico scientifica della celiachia in un momento chiave della sua storia, a un passo dalla Riforma del Terzo Settore che trasformerà il mondo del noprofit italiano in termini di efficienza e di realizzazione di nuove opportunità. I lavori congressuali hanno esplorato a fondo il tema della dieta senza glutine, la cura per tutti coloro che arrivano alla diagnosi. Ed è proprio in questo contesto che voglio sottolineare l’importanza della diagnosi precoce, ancora oggi un miraggio per molti pazienti che affrontano lunghi percorsi di errata cura prima di conoscere la patologia da cui sono affetti”.
“I diversi aspetti della dieta senza glutine è il titolo scelto per il Convegno perché questo trattamento, che richiede di modificare la propria dieta per tutta la vita, non può mai essere considerato da un unico punto di vista” commenta il Coordinatore del Board Scientifico AIC Marco Silano “i colleghi hanno messo a disposizione le loro competenze per approfondire le modalità di adesione e di monitoraggio di una rigorosa alimentazione gluten-free, illustrare altre condizioni in cui viene fatto ricorso alla dieta senza glutine, esaminare gli effetti nutrizionali ma anche i casi in cui il paziente non risponde alla dieta senza glutine.”
Dagli interventi in aula emergono gli ostacoli che il paziente affronta nel seguire la dieta con rigore e la difficoltà per il medico che prova a misurare l’aderenza alla terapia, in particolare in ambito pediatrico dove sono a disposizione minori strumenti di valutazione. Per una parte crescente della popolazione la dieta senza glutine è ormai una moda che prevede di consumare prodotti erroneamente percepiti come più sani delle loro controparti contenenti glutine senza che siano mai state pubblicate prove sperimentali a sostegno di tali affermazioni. Non è escluso il mondo dello sport che vede in alcuni suoi eccellenti rappresentati, come il tennista Novak Djokovic, i testimonial “perfetti” per diffondere queste errate convinzioni. Ma sappiamo anche che la dieta senza glutine rappresenta una terapia riconosciuta, oltre che per le persone celiache, anche per quei pazienti che presentano la condizione nota come Non-celiac gluten sesitivity (NCGS). Ci sono inoltre evidenze interessanti nell’impiego di questa dieta per i pazienti autistici e per altre patologie della sfera psichiatrica. Gli interventi hanno dato spazio di riflessione anche ad alcuni effetti negativi di cui può essere responsabile la dieta senza glutine, in particolare se connessa a un’alimentazione basata esclusivamente sul consumo di dietoterapeutici, senza trascurare la mancata risposta alla dieta aglutinata, una condizione eterogenea che può interessare, a seconda della casistica, rilevanti numeri di pazienti adulti.
Sul nuovo portale è possibile accedere agli atti congressuali, oltre a tutti i materiali relativi all’ultima e alle precedenti edizioni.
Ufficio comunicazione AIC
Elisa Canepa
ecanepa@celiachia.it