L’erogazione gratuita degli alimenti senza glutine è un diritto, conquistato dall’Associazione, e oggi fortemente difeso come parte di un quadro di diritti e tutele considerato unico al Mondo.
Consapevole dell’importanza di tale forma di assistenza, AIC è da sempre impegnata nell’analisi, nella definizione e nella proposta di forme di razionalizzazione della gestione dell’erogazione, attraverso interventi che ne consentano la sostenibilità.
L’obbiettivo è l’adozione, da parte di tutte le regioni italiane, dei buoni digitali o dematerializzati, che favoriscono la reale diversificazione dei canali distributivi (farmacie, grande distribuzione organizzata, negozi specializzati), la circolarità dell’erogazione nelle diverse regioni e una trasparente rendicontazione e conseguente risparmio.
Con l’espressione “dematerializzazione dei buoni” intendiamo la loro trasformazione da cartacei a digitali, una scelta che porta non solo a una riduzione dei costi diretti (stampa dei buoni, spedizione, personale), ma anche e soprattutto all’indiretto risparmio dovuto alla rendicontazione che diventa trasparente e automatica, oltre alla spendibilità frazionata che induce il paziente a ritirare gli alimenti in base al fabbisogno, come accade per le necessità alimentari comuni.
Oggi siamo di fronte a un contesto ancora molto disomogeneo, una differenza territoriale che genera disuguaglianza tra i pazienti. In alcune regioni, infatti, il valore dei buoni mensili, di importo variabile a seconda delle fasce di età e del sesso, è caricato sulla carta sanitaria ed è spendibile sia nelle farmacie che nei negozi specializzati e nella Grande Distribuzione Organizzata. Nelle altre regioni, invece, il sistema è ancora fermo ai buoni cartacei, spesso utilizzabili in un unico esercizio o farmacia e in un’unica volta, ma tutte sono al lavoro per arrivare all’obiettivo della dematerializzazione. Una Regione, la Basilicata, e una Provincia Autonoma, il Trentino, hanno applicato due soluzioni alternative: il passaggio di denaro su una carta bancaria prepagata (in Basilicata) o sul conto corrente personale (in Trentino).
La mappa illustra lo stato di avanzamento delle digitalizzazione nelle singole regioni italiane. Come si può vedere, grazie anche al costante impegno di tutte le nostre associazioni territoriali, sempre più regioni hanno adottato o stanno adottando i buoni digitali. Anche il Ministero della Salute si è impegnato a lavorare al fine di favorire la digitalizzazione del buono attivando uno specifico tavolo tecnico che ha tra le finalità anche la circolarità tra regioni, ovvero la possibilità di spendere il buono anche al di fuori della propria regione di residenza, oggi possibilità non prevista dai sistemi regionali.
Legenda
- Buono digitale
- Sistemi alternativi
- Buono Cartaceo
Dati aggiornati a Luglio 2024