Ostie per celiaci
Anno 2017. Gli organi di stampa hanno recentemente diffuso la lettera ai Vescovi della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, evidenziando e distorcendo il significato della parte del documento riferita alle ostie senza glutine. Ciò ha creato un immotivato allarmismo tra i fedeli cattolici celiaci, perché, in realtà, il nuovo documento non aggiunge nulla di nuovo a quanto già a conoscenza e diffuso da AIC.
La lettera interviene per regolamentare un mercato in evoluzione, dove le ostie per la celebrazione dell’Eucaristia “si vendono anche nei supermercati, in altri negozi e tramite internet”, spesso anche con caratteristiche non idonee alla disciplina vigente.
Il documento ribadisce quanto già sancito a suo tempo e richiama, a questo scopo, proprio la “Lettera Circolare ai Presidenti delle Conferenze Episcopali circa l’uso del pane con poca quantità di glutine (…)” del 2003, in cui sono contenute le norme relative all’eucaristia per i celiaci cui AIC ancora fa riferimento.
In conformità alle norme stabilite dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, la materia prima impiegata nelle ostie è l’amido di frumento (lettera circolare del 19 giugno 1995 ai Presidenti delle Conferenze Episcopali):“le condizioni di validità della materia per l’Eucaristia sono le ostie nelle quali è presente la quantità di glutine sufficiente per ottenere la panificazione senza aggiunta di materie estranee e purché il procedimento usato per la loro confezione non sia tale da snaturare la sostanza del pane”.
Ciò significa che le particole, per essere conformi alle norme ecclesiastiche ed essere quindi materia valida per l’Eucaristia, devono contenere glutine, anche se in quantitativi minimi.
Tenuto in considerazione il quantitativo di particola assunta dal fedele, sono considerate idonee al celiaco sia le ostie garantite “senza glutine” (contenuto massimo di glutine di 20 mg/kg) sia le ostie “con contenuto di glutine molto basso” (contenuto massimo di 100 mg/kg).
- DOVE TROVARE OSTIE PER CELIACI
Alcune aziende ci hanno comunicato di commercializzare anche ostie per celiaci, conformi quindi alla dottrina liturgica e al contempo idonee al consumo da parte dei pazienti.
Ostie “con contenuto di glutine molto basso”:
- SICOM DI BETTENI ALBERTO & C. SAS, Via ARTIGIANALE, 49 – 25010 MONTIRONE (BS) Tel. 030 2500444 – Fax 030 2703178
- Franz HOCH GmbH, Hostien-und Oblatenfabrik, Postfach 1465 – D 63884 MiltenbergamMain (Germania).
Le ostie di questa azienda sono commercializzate in Italia dalle ditte:
- ARS NOVA di RAVELLI CRISTIANO, Via TOSIO,1/A – 25121 BRESCIA Tel. 030 3755124
- ARTESACRA di CANDOTTI M. SAS, Via TREPPO, 10/A – 33100 UDINE Tel. 0432 502065
- DESTA INDUSTRIE SRL, Via Carfellà, 49 – 88040 – SETTINGIANO (CZ) Tel. 0961 998585
Indicazioni pratiche per la somministrazione della Comunione senza glutine
Riportiamo inoltre qui di seguito alcune indicazioni rivolte a quanti, anzitutto sacerdoti, diaconi, ministri straordinari dell’Eucaristia, sono coinvolti, per il loro ministero liturgico, alla gestione e somministrazione delle particole ai fedeli celiaci:
- ai parroci è richiesta un’attenzione particolare nel conoscere coloro che, nella propria parrocchia, sono celiaci: nella consapevolezza che essa comporta, oltre a disturbi fisici anche rilevanti, non poco disagio e difficoltà per l’alimentazione quotidiana. Siano particolarmente attenti al problema nel corso della preparazione dei bambini alla Messa di Prima Comunione e ne informino, se opportuno, i catechisti;
- si consiglia di conservare in ogni parrocchia (in modo particolare nelle località di afflusso turistico) una quantità adeguata di ostie per celiaci. Dette ostie devono essere conservate in un contenitore a parte, in modo da evitare qualsiasi forma di contaminazione con ostie normali o con altri prodotti confezionati con farine con glutine (frumento, orzo, segale, farro);
Nella Celebrazione Eucaristica, si tengano presenti, in particolare, le seguenti precauzioni:
- per la Consacrazione, le ostie siano poste in una pisside a parte, chiusa, facilmente riconoscibile in modo tale da evitare ogni forma di contatto con le ostie “convenzionali”; si consiglia anche che chi prepara quanto necessario al rito e il celebrante presti attenzione ad evitare che briciole di ostie “convenzionali” possano contaminare le ostie senza glutine;
- per la distribuzione della Comunione valgono le stesse precauzioni onde evitare possibili contaminazioni: il sacerdote/diacono/ministro straordinario dell’Eucaristia si pulisca prima le mani in caso di precedente contatto con ostie e particole tradizionali;
- nelle parrocchie ove siano presenti celiaci ammalati o anziani, che non possono partecipare alla S. Messa e desiderino ricevere la Comunione Eucaristica, si provveda a conservare nel Tabernacolo la quantità necessaria di Pane Eucaristico, fatto con ostie per celiaci, in una pisside chiusa e facilmente distinguibile, dalla quale attingere per la Comunione fuori della S. Messa;
- quando, secondo le occasioni previste dalle norme liturgiche, i fedeli sono ammessi alla Comunione sotto le due specie o anche se, per qualche ragione straordinaria (per esempio in mancanza delle ostie per celiaci), i celiaci fanno la comunione al Calice, si tenga presente: di evitare di comunicare il celiaco al calice nel quale è sta fatta la immixtio con un frammento del pane eucaristico normale; si consacri, per questi casi, il vino necessario in un altro calice a parte, nel quale non si farà la immixtio.
- AIC suggerisce di evitare manovre o atteggiamenti che possano far sentire “diversi” i fedeli celiaci, soprattutto i più piccoli, applicando queste piccole attenzioni senza darne troppa evidenza al resto dell’Assemblea.
- è possibile attenuare ulteriormente queste problematiche prevedendo, per momenti importanti come quelli della Prima Comunione e della S. Cresima in cui siano presenti minori celiaci, la Comunione per tutti con ostie per celiaci.
Di seguito le più importanti uscite sugli organi di informazione: