- Cosa prevedono le normative locali?
Ad oggi in Basilicata, Emilia Romagna, Liguria, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria esiste un quadro normativo per gli esercizi che hanno un’offerta senza glutine che in genere richiede:
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- Specifica formazione – obbligatoria – degli operatori
- Controlli da parte della Sanità Pubblica Locale (con obbligo per l’OSA di notifica dell’avvio dell’attività all’autorità competente)
- Specifici requisiti tecnici
In Lombardia non vi è una norma, ma sono state emanate linee guida per fornire indicazioni all’Autorità competente per il controllo ufficiale sulla produzione e/o somministrazione e/o vendita diretta di alimenti non confezionati in cui si dichiara l’assenza di glutine.
Tali linee guida sono un’indicazione anche per gli esercenti dei requisiti minimi da rispettare per offrire un servizio senza glutine.
- I consigli di AIC quando si mangia fuori casa in un locale non AFC
Quando si mangia fuori casa, però, non sempre è possibile recarsi in un locale AFC.
In questi casi, AIC consiglia di:
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- Informare sempre il personale della propria alimentazione e quali ingredienti è assolutamente necessario che siano evitati
- Chiedere sempre gli ingredienti delle pietanze che si intende consumare e, in caso di dubbio, evitare il consumo del piatto stesso.
- Ricordare sinteticamente le regole per la preparazione dei piatti senza glutine, disponibili sul sito AIC In questo modo, il celiaco avrà svolto anche un’importante opera di sensibilizzazione sulla cultura della cucina senza glutine.