I Regolamenti 2023/5 e 2023/58 della Commissione Europea prevedono che, a partire dal 2023, nei Paesi dell’Unione Europea si possano vendere alimenti contenenti polvere parzialmente sgrassata di grillo domestico (Acheta domesticus) e larve del verme della farina minore (Alphitobus diaperinus) in forma di polvere, essiccate, in pasta o congelate. Salgono quindi a 4 gli insetti commestibili liberamente commercializzabili nei Paesi dell’Unione Europea, i due sopracitati si aggiungono infatti alle tarme della farina (Tenebrio molitor) essiccate e alla locusta migratoria (Locusta migratoria), già approvate nel 2021.
La polvere di grillo e le larve del verme della farina minore potranno essere introdotte, ad esempio, in pane e altri prodotti contenenti cereali, minestre in polvere, prodotti proteici sostitutivi della carne, birra, snack e cioccolato.
Quello che è importante sapere, per i celiaci è che:
- in base al principio di precauzione, per gli sfarinati a base di insetti si deve applicare la medesima logica applicata per quelli da cereali consentiti, al netto di successive verifiche che possano meglio accertare le filiere di produzione, escludendo o confermando pericoli di contaminazione in fase di macinatura. Si suggerisce quindi per farine e prodotti a base di insetti che l’idoneità sia verificata controllando la presenza della dicitura “senza glutine” in etichetta per poter escludere potenziali contaminazioni in fase di macinatura.
- ad oggi, le verifiche condotte da AIC hanno identificato come potenzialmente pericoloso solo l’utilizzo di alcune larve se nutrite con sfarinati a base di glutine. Infatti il cereale vietato potrebbe permanere nell’apparato digerente e quindi rimanere nel prodotto finale(1). Si tratta delle larve del Tenebrio molitor o “larva della farina”. Come per ogni singola materia prima impiegata nella produzione di alimenti, l’eventuale presenza di questo insetto nel prodotto finito dovrà essere esplicata chiaramente in etichetta, pertanto i consumatori, celiaci e non, potranno effettuare delle scelte alimentari consapevoli, evitando, per il momento, prodotti che contenessero questo insetto.
AIC, anche insieme alla Federazione Europea, sta tenendo monitorato il mercato e sviluppando specifici approfondimenti, con l’aiuto di esperti scientifici, per fornire maggiori dettagli e informazioni ai celiaci, che saranno diffusi prossimamente.
(1) l’eventuale permanenza di glutine è dovuta al ciclo biologico dell’insetto fermato nello stadio larvale.