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Vorrei mangiare come gli altri: esistono finalmente cure e terapie della celiachia e della dermatite erpetiforme alternative alla dieta senza glutine e altrettanto efficaci?

Al momento l’unica terapia universalmente e scientificamente riconosciuta per la malattia celiaca e la DE è la dieta rigorosamente priva di glutine per tutta la vita.

Tuttavia, come noto, le terapie alternative sono state tra i temi dibattuti in diversi Convegni AIC e che costituiscono ancora argomento di ricerca e sviluppo, di grande interesse per i pazienti

Per completezza riportiamo il materiale più recente:

  1. il Comunicato Stampa dell’ultimo Simposio ICDS tenutosi a ottobre u.s. a Sorrento, coinciso con il 10° convegno annuale AIC
  2. Il materiale scientifico che può essere reperito nel nostro minisito dedicato agli Eventi Scientifici, Atti Congressuali, (scaricabili e in doppia lingua ITA e ENG) del Convegno Internazionale AIC 2019 (Il Futuro della Celiachia) tenutosi a Milano in occasione del 40ennale AIC e della GA AOECS 2019.
  3. La relazione sulle terapie alternative è stata oggetto di diffusione ai nostri soci mediante un articolo divulgativo dedicato, inserito in CN 3/2019 disponibile qui.

 

Ricordiamo sempre, come spesso si tenta di spiegare alla pubblica opinione in tutti i campi di applicazione della medicina, quindi non solo per la celiachia, che la ricerca scientifica e la pratica clinica non sono contesti necessariamente coincidenti. I risultati della ricerca scientifica anche se pubblicati in autorevoli riviste non trovano generalmente immediata applicazione nella pratica clinica già consolidata, non si traducono necessariamente in nuove terapie o in pratiche diagnostiche da adottarsi nel quotidiano. I risultati vanno validati seguendo le prassi della ricerca, effettuando studi clinici ampi che coinvolgano numerosi centri di ricerca e ospedali, confermando i risultati e poi cercando di inserirli in un programma di sperimentazione clinica che segue fasi successive ben definite e codificate (studi clinici di fase 1, di fase 2, ecc), fino alla conferma della sicurezza, del rapporto costi/benefici e eventualmente all’integrazione nella pratica clinica, il che significa modificare i percorsi diagnostici e di cura e le linee guida di ambulatori, ospedali, ASL e in primis del SSN e/o dei LEA.

Pertanto, bisogna sempre ricordare per prima cosa che l’aspettativa di vedere applicata ogni novità scientifica alla vita quotidiana è di solito molto lunga e non sempre scoperte o studi promettenti evolvono in pratica clinica reale, perché possono non superare i test di efficacia e sicurezza previsti, che sono, ovviamente, estremamente stringenti.

È importante tenere a mente questo principio onde evitare di creare false o immotivate aspettative nei pazienti e nelle famiglie

Ricordiamo infine la posizione di AIC circa pillole e integratori vari allo stato attuale delle conoscenze scientifiche:

In commercio si trovano sempre più diffusamente integratori che contengono enzimi in grado di degradare la gliadina. Nelle etichette essi sono consigliati per facilitare la digestione ma anche per ridurre effetti indesiderati dell’assunzione involontaria di glutine.

Gli esperti del Board Scientifico AIC ci confermano che si tratta quindi di integratori che non devono essere considerati utili o indispensabili alle persone con celiachia.

Per tutti i celiaci, AIC ribadisce che la stretta osservanza alla dieta rigorosamente priva di glutine è, al momento, l’unica terapia valida.

Approfondimenti: Vedi anche le seguenti FAQ in merito

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