AIC ha incontrato l’onorevole Maria Elena Boschi, autrice dell’emendamento alla legge di bilancio sull’accessodei pazienti celiaci ai concorsi nelle Forze Armate, nonché sulle procedure di assunzione nella Polizia di Stato.
Risale al 1985 l’esenzione dal servizio militare di Leva a causa della celiachia, questo non solo per la scarsa conoscenza della patologia in quegli anni, ma,soprattutto, a causa dell’inadeguatezza delle strutture logistiche di mensa, prive di un piano di autocontrollo per evitare la contaminazione crociata di alimenti contenenti glutine, oltre che per la scarsa disponibilità di alimenti idonei.
Una condizione senz’altro anacronistica per il contesto attuale, come hanno reclamato i tanti giovani celiaci che, a pieno titolo, potrebbero e vorrebbero esercitare il diritto di servire il proprio Stato nell’ambito di un corpo militare o di polizia ma ben comprensibile allora, quando seguire la terapia senza glutine era molto complesso anche a casa.
Oggi, grazie alla Direttiva 9 Aprile 2015, emanata dall’Ispettorato Generale della Sanità Militare che fornisce univoci criteri di valutazione sulla malattia celiachia da parte delle competenti Commissioni medico – legali delle Forze Armate / Arma dei Carabinieri e recepita anche dalla Guardia di Finanza, la diagnosi di celiachia non comporta alcun provvedimento per il personale in servizio permanente.
Risultava, invece, precluso l’accesso ai concorsi militari per i giovani celiaci, come si legge nella pagina dedicata.
In seguito all’emendamento recentemente approvato, i Ministeri competenti (Difesa e Interni) emaneranno i necessari decreti attuativi. AIC ha dato piena disponibilità ai Ministeri competenti per ogni necessaria informazione che possa favorire l’emanazione delle disposizioni di dettaglio in tempo utile per i concorsi del prossimo anno.
Esprimiamo grande soddisfazione per l’importante traguardo normativo che apre i concorsi militari alle giovani e ai giovani celiaci il cui desiderio è quello di operare al servizio dello Stato in uniforme. Leggi l’emendamento.