Valorizzazione dei costi del personale strutturato e cofinanziamento
Domanda:
È possibile cofinanziare le attività del progetto con il lavoro del personale strutturato pagato dal nostro istituto?
Per fare un esempio concreto, il pagamento degli stipendi del personale strutturato in servizio presso il nostro Ateneo è coperto dal Fondo di Funzionamento Ordinario (FFO) che l’Università riceve dal Ministero dell’Università e Ricerca. L’FFO finanzia gli stipendi di tutto il personale dell’Ateneo, come possiamo attestare la copertura specifica relativa al ricercatore coinvolto nel progetto?
Risposta:
In realtà i costi del personale strutturato pagato dall’istituto sono esattamente descritti nel Regolamento del Bando alle pagine 19 e 20 (sezioni Costi del Personale (Personnel Costs), e Costi Generali e Indiretti), e si recita:
pag 19: Per nessuna di queste unità di personale, incluso il PI, è possibile caricare i costi di personale (salario, oneri, ecc) sul Grant AIC destinato al Progetto di Ricerca Investigator: il lPI, i tecnici, i ricercatori strutturati e quelli a contratto, incluso i dottorandi e i fellow di vario genere, così come qualunque altra unità di personale coinvolta sul progetto non possono caricare i propri costi di personale (salario e oneri) sul Grant AIC.
Pag 20: costi indiretti assorbiti dall’Istituto e spalmabili sulle attività necessarie alla conduzione del Progetto (amministrazione, cartoleria, costi del personale strutturato, ecc), nonché costi generali assorbiti dall’Istituto (elettricità, utenze varie).
In altre parole, i costi del personale strutturato direttamente coinvolto nel progetto di ricerca saranno assorbiti nei costi generali e indiretti del progetto esclusivamente per la quota parte che essi dedicheranno al progetto stesso.
Proprio a fronte di quanto già sopra ricordato dal Regolamento, si conferma che non è consentito comprendere nel cofinanziamento la valorizzazione del costo del personale strutturato. I costi del personale strutturato sono compresi nei “Costi Generali e Indiretti” per la quota parte delle ore lavoro assorbite nel Progetto di Ricerca descritto nella Domanda di Partecipazione, come da Regolamento.
Costi generali e indiretti, quali opzioni
Domanda:
I costi generali e indiretti rappresentano in genere una % fissa dei costi diretti. Qual è la % prevista dal Bando AIC IG 2024? Come viene stabilita la % corretta?
Risposta:
Riguardo ai costi generali e indiretti, l’Istituto può optare per una sola delle seguenti due soluzioni di rendicontazione, in base ai propri regolamenti interni. Fatto salvo eventuali cambiamenti del regolamento di Istituto, che dovranno essere puntualmente documentati, una volta selezionato il tipo di rendicontazione dei Costi Generali e Indiretti per la prima annualità, la tipologia di rendicontazione dovrà essere mantenuta per l’intera durata del Grant:
- l’Istituto rendiconterà i Costi Generali e Indiretti mediante un form excel (che è fornito in sede di rendicontazione) in cui si riportano l’ammontare complessivo e l’elenco delle voci di spesa e relativi importi.
- l’Istituto rendiconterà i Costi Generali e Indiretti mediante una dichiarazione da rendersi secondo un form word (che è fornito in sede di rendicontazione), contenente l’ammontare complessivo, la % forfetaria applicata dall’Istituto e la base di calcolo della % forfetaria, nonché il riferimento al documento di Bilancio dell’Istituto in cui tale % forfetaria è documentabile. In questo caso, sarà necessario allegare il Bilancio cui si fa riferimento nel documento, indicando la riga in cui si riporta la % forfetaria applicata dall’Istituto per il calcolo dei Costi Generali e Indiretti.
Consenso del Comitato Etico prima del finanziamento del progetto
Domanda:
Tra i documenti da presentare nell’application, in caso di sperimentazione umana o animale, è necessaria l’autorizzazione del Comitato Etico di competenza che riporti esattamente il titolo del progetto presentato ad AIC. Il Comitato Etico a cui ci stiamo riferendo, però, non autorizza sperimentazioni senza che abbiano una copertura economica dedicata. D’altro canto, non ci pare corretto presentare la richiesta indicando la copertura economica di un altro progetto, in quanto vorrebbe dire che in realtà il progetto che vi presentiamo è già finanziato in altro modo, andando incontro a un doppio finanziamento delle stesse attività che non è lecito.
Come possiamo fare?
Sarà possibile presentare richiesta di autorizzazione al nostro Comitato Etico se e non appena il progetto venisse finanziato?
Risposta:
Per la parte di partecipazione al Bando (application), si rimanda al documento Bando a pag 21, dove si prevede che il proponente in fase di partecipazione al Bando possa presentare anche la sola richiesta al Comitato Etico (CE), quindi prima di averne ancora ottenuto il consenso. Si regolamentano anche alcuni aspetti relativi alla data di richiesta/ottenimento del consenso e/o di emendamento ad un parere già ottenuto.
Per la parte di finalizzazione della documentazione in caso di progetto selezionato per il finanziamento, si rimanda al Regolamento alle pagg. 12-14. Se in fase di partecipazione al Bando si fosse presentata solo la richiesta al CE, in caso di progetto selezionato per il finanziamento si hanno ancora 60 giorni di tempo per ottenere il consenso formale del CE al fine di dare luogo alla contrattualizzazione.
Riguardo al titolo esatto del Progetto da inserire nella richiesta di parere al CE e/o nel consenso, questo non costituisce un requisito obbligatorio della richiesta di consenso/del consenso, ma un requisito aggiuntivo (pagg 24-25 del Bando) che sarà oggetto di integrazione in fase di Controllo di Conformità Amministrativo.