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Il ruolo dell’epigenetica nella patogenesi della malattia celiaca

studio in corso

Luigina De Leo, IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo, Trieste

Progetto Triennale

Celiachia

Area: Genetica

Descrizione dello studio

La celiachia colpisce l’1% della popolazione ed è la malattia autoimmune più comune. Si manifesta con un’infiammazione dell’intestino provocata dall’ingestione di glutine in soggetti con predisposizione genetica (HLA DQ2 e/o DQ8). Il tipo di HLA e le varianti nella sequenza di DNA, identificate con studi di associazione, hanno spiegato solo in parte l’ereditarietà della celiachia che resta ancora poco compresa. Studi di epigenetica potrebbero aiutare ad individuare nuove regioni genomiche coinvolte nella patogenesi della celiachia. L’epitelio intestinale rappresenta la barriera tra intestino e ambiente e a questo livello potrebbero verificarsi delle modificazioni epigenetiche coinvolte nello sviluppo della celiachia. Con questo studio prevediamo di arruolare soggetti con celiachia e soggetti controllo. Dalle biopsie dei soggetti arruolati separeremo le cellule epiteliali intestinali e genereremo organoidi intestinali. Sulle cellule epiteliali intestinali faremo analisi di epigenetica e trascrittomica. Nello specifico andremo a ricercare modificazioni nella metilazione del DNA in grado di influenzare la trascrizione di geni che potrebbero giocare un ruolo chiave nella patogenesi della celiachia. Andremo inoltre a verificare se le caratteristiche epigenetiche del paziente sono mantenute nell’organoide intestinale che verrà utilizzato come modello per studi funzionali.

L’impatto dello studio sulla conoscenza e/o sul trattamento della malattia celiaca in termini di innovazione e originalità rispetto a quanto già noto.

E’ il primo studio di epigenetica che verrà condotto sulle sole cellule epiteliali intestinali separate da tutte le altre cellule presenti in una biopsia intestinale. Potremo così definire se e come queste cellule di prima linea sono implicate nella patogenesi della celiachia. Gli organoidi intestinali verranno utilizzati come modello sperimentale per studiare le vie di attivazione infiammatoria glutine-dipendente e per individuare nuovi marcatori prognostici.

I benefici per il paziente

Ci aspettiamo di identificare dei profili epigenetici specifici in grado di riconoscere la celiachia in tutte le sue forme di manifestazione clinica. Modificazioni epigenetiche specifiche potrebbero essere trasferite nella pratica clinica e offrire una nuova procedura diagnostica per riconoscere correttamente la malattia celiaca. Con l’utilizzo del modello organoide si potrebbero individuare delle alterazioni epigenetiche da utilizzare in futuro come marcatori prognostici della celiachia.

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